Quando produco un vino lo faccio per me stesso perché così sarò certo che verrà apprezzato anche dagli altri o, almeno lo spero.
È appena trascorso un anno, anzi, è volato un anno; tutti avremmo voluto che trascorresse più piano per viverlo con più calma senza l’angoscia e le insicurezze dei giorni dopo. Spesso lo abbiamo subito ed ora siamo pronti al 2022.
Intanto pronti ad esserci come buon proposito, pronti a continuare a trasmettere chi siamo e cosa facciamo senza se e senza ma, pronti a confrontarci ma determinati nel non cambiare strada.
Abbiamo iniziato la potatura, primo atto di una nuova vita. Potare una pianta e vedere tra qualche mese le gemme che si apriranno scandisce la nostra vita da vari decenni e nel frattempo controlleremo i vini perché possano andare in bottiglia al momento giusto.
Continueremo a sperimentare per capire i margini per migliorarci, senza però farci prendere dalla paura del volo.
Continueremo a trasmette la nostra filosofia bio, non perché qualcuno lo richiede ma perché crediamo che qualsiasi forma di alimentazione, liquida o solida, debba essere rispettosa del nostro corpo.
Lavoreremo in vigna quando il tempo lo permetterà e penseremo al lavoro in vigna quando il tempo non lo permetterà. Faremo tutto quanto sarà necessario per partecipare e fare condividere le nostre scelte, senza arroganza ma con orgoglio.
Siamo, per tutto questo, certi che continueremo a scrivere per rappresentare le nostre idee e raccontarvi le nostre storie in modo semplice e naturale e continueremo a bere i nostri vini perché è sicuramente la garanzia migliore per suggerirli agli altri.
Grazie
Francesco Spadafora