A Virzì la vendemmia è iniziata il 2 agosto con circa una settimana di anticipo rispetto allo scorso anno.
Il gran caldo ha accelerato la maturazione delle uve in tutto il Meridione, ma siamo stati proprio noi a tagliare il primo grappolo in Italia, dando il via alla vendemmia 2021.
La prima varietà che raccogliamo è lo Chardonnay.
Seguono il Catarratto (in realtà è il “primo Catarratto”, che risulta utile per avere una vasca di vino molto fresco), poi il Grillo e successivamente, in ordine, Merlot e Syrah, il Nero d’Avola per il rosato e quello per il Principe N.
Bisogna però tener conto anche delle varie parcelle con differenti altitudini e esposizioni in cui si trova lo stesso vitigno: è chiaro che verranno vendemmiate in tempi diversi.
Quest’anno possiamo dire che c’è stata l’esaltazione di questo concetto, non c’era nulla di omogeneo e bisognava mediare, combinando le differenti caratteristiche per ottenere i risultati desiderati. Il Cabernet Sauvignon è ancora sulla pianta.
A breve chiuderà la vendemmia che da noi è sempre molto lunga, abbracciando più di un mese, dal primo vitigno che si raccoglie all’ultimo.
Per il Cabernet le aspettative sono buone, ha anche beneficiato delle piogge di inizio settembre.
Bisognerà capire però quanto sarà concentrato (il grado alcolico troppo elevato potrebbe essere un problema) e quale sarà lo stato di sanità delle uve.
Nel complesso possiamo dire che fino ad ora la vendemmia è stata molto impegnativa, ma i risultati sono soddisfacenti.
Dopo il gran caldo le viti stanno bene, non si vedono affatto foglie ingiallite.
L’effetto del calore si evidenzia sui grappoli di alcune vigne che hanno un peso ridotto in seguito alla perdita di liquido (è questo, al momento, che sottolinea il cambiamento climatico).
Passando ai vini, i bianchi mostrano un’ottima stoffa, sono stati travasati più volte ed è già partita la fermentazione malolattica in molte vasche, così come nel Syrah. Tra poco sarà la volta del Nero d’Avola.
Siamo contenti, forse un po’ anche stupiti per i profili dei vini di quest’anno: ottima freschezza con ph bassi e in nessun caso eccessi di alcol, caratteristiche che si traducono in piacevolezza e bevibilità, elementi per noi fondamentali.
Inoltre, ottima acidità e equilibrio sono importantissimi per permettere una lunga evoluzione nel tempo.
Per i rossi facciamo macerazioni non esasperate, circa 10 giorni con rimontaggi aperti.
Un passaggio fondamentale è l’eliminazione dei vinaccioli che vengono rimossi durante il delestage e al momento della svinatura.
Per noi è essenziale che non vadano in pressa perchè vogliamo ottenere vini più morbidi che quindi non siano eccessivamente tannici e non presentino note “verdi”.
Siamo ansiosi di avere i vini in bottiglia, ma ci vorrà tempo. Alcuni arriveranno prima, altri dopo lunghi affinamenti, anche tra qualche anno.
La curiosità è grande, ma sappiamo che è importante attendere il momento giusto.
Nel frattempo continueremo a lavorare, curando le nostre vigne, come abbiamo sempre fatto.