Ci siamo! L’invaiatura è il segnale che dà il via alle attese. Come sarà la vendemmia?

vigneto biologico siciliano

A Virzì è tempo di invaiatura.
Da alcuni giorni osserviamo il viraggio di colore negli acini del Syrah. E’ un segnale importantissimo che ci dice che ha avuto inizio il percorso che condurrà alla maturazione dell’uva.
Eravamo un po’ preoccupati per il grande caldo che aveva fermato le viti, poi ripartite grazie all’arrivo di alcune giornate più fresche.
Quando la temperatura raggiunge valori particolarmente elevati le piante bloccano la loro progressione nel ciclo vegetativo perchè in quel momento la loro priorità diventa la sopravvivenza.

L’invaiatura è la fase durante la quale inizia il cambiamento di colore nell’epicarpo, la parte esterna del frutto, quella che comunemente chiamiamo buccia.
Nell’uva questo processo si può osservare particolarmente bene poiché non riguarda contemporaneamente tutti gli acini del grappolo e quindi ci dà la possibilità di confrontare le diverse intensità di colorazione: si va da tinte ancora molto chiare a chicchi decisamente scuri.
Nella fase iniziale il colore dell’uva è verde chiarissimo ed è determinato principalmente dalla clorofilla.
Con l’invaiatura nelle varietà a bacca rossa si verifica il progressivo accumulo di antociani nella buccia con il conseguente viraggio verso il rosso violaceo, mentre nelle varietà a bacca bianca il passaggio verso la colorazione gialla è dovuto all’accumulo di carotenoidi e flavonoidi.
E’ importante ricordare che proprio nella buccia ci sono le sostanze che danno al vino non solo il colore, ma anche gli aromi. Nelle nostre vigne l’invaiatura è iniziata a metà luglio, in linea con i tempi dello scorso anno. Le viti di Syrah e Chardonnay sono state le prime a partire, seguite dopo alcuni giorni da quelle delle altre varietà.
Dall’invaiatura alla maturazione trascorrono di solito 30-35 giorni per i vitigni rossi, un po’ di meno per quelli bianchi. La variabilità, comunque, non riguarda solo il tipo d’uva, ma anche le condizioni meteo che negli ultimi anni stanno diventando sempre più estreme.

Nel 2000, ad esempio, si verificò un’intensa ondata di caldo con cinque giorni di scirocco e temperature superiori a 40° C: tutto fu velocissimo. Il clima sta cambiando, ce ne rendiamo conto sempre di più.
Al di là dell’aumento delle temperature, la cosa che ci colpisce maggiormente è la violenza, la rapidità e l’imprevedibilità degli eventi meteorologici. Temporali improvvisi con pioggia scrosciante, ondate di caldo intenso e perturbazioni di notevole intensità si verificano con una frequenza che è costantemente in crescita. L’andamento climatico nelle varie stagioni oggi è difficilmente inquadrabile, ogni anno registriamo qualcosa di diverso.
Si va verso condizioni estreme che si riflettono sul ciclo delle piante, determinando a volte situazioni anomale. A tal proposito ricordiamo che nel 2014 il Nero d’Avola di un vigneto esposto a sud è stato vendemmiato prima di uno Chardonnay esposto a nord.
E’ un fatto assolutamente singolare, pensando che normalmente lo Chardonnay viene vendemmiato 20 giorni prima. In questo caso la differente esposizione non è per nulla sufficiente a giustificare l’accaduto. Molti ora ci chiedono:

Come si presenta la vendemmia?”, oppure “Quando inizierete a raccogliere l’uva?”.
In realtà sono le stesse domande che ci facciamo ogni giorno, osservando continuamente i vigneti. I dubbi sono sempre tanti. A breve inizieremo a prendere campionature di uva per valutare attentamente la situazione.
Per ora le cose stanno andando bene, nella speranza che tutto proceda senza particolari problemi e che l’annata ci regali uve sane per poter produrre i vini che vogliamo.
E’ una sfida continua, ma è anche il nostro lavoro, è ciò che facciamo cercando di dare il meglio ogni giorno e in ogni situazione.