E’ importante chiedersi come nasce una bottiglia di vino?
Ci sono metodiche e filosofie produttive differenti?
Il legame del vino con la terra e l’agricoltura esiste ancora o sta diventando sempre più labile?
Vogliamo raccontarvi come lavoriamo partendo proprio da queste domande per invitarvi a riflettere su argomenti che forse oggi non vengono mai approfonditi poiché la tendenza è quella di basarsi su logiche commerciali e pubblicità, allontanandosi da quella che è la vera natura del vino.
Virzì è il luogo dove coltiviamo le nostre uve e dove vinifichiamo. Il nostro è un prodotto a chilometro zero perchè è fatto con uve provenienti da vigneti situati a pochi metri dalla cantina, perchè viviamo qui e seguiamo costantemente le viti e perchè portiamo avanti negli anni gli stessi appezzamenti dai quali vengono fuori i vini: il nostro bianco da uve Grillo, il Principe G, sarà sempre frutto di determinate parcelle, così come i nostri rossi da Nero d’Avola o da Syrah e tutti gli altri vini.
Le uve che vengono vinificate non solo sono esclusivamente di proprietà, ma rappresentano il frutto di una rigorosa selezione su quello che le nostre piante producono.
L’agricoltura biologica è sempre stata un riferimento per noi e la certificazione è arrivata come naturale conseguenza delle nostre metodiche, uguali da sempre. In cantina effettuiamo vinificazioni con interventi minimali per rispettare al massimo la materia prima ed ottenere vini che rispecchino l’unicità dei luoghi da cui provengono.
Il nostro è un lavoro molto complesso, portiamo avanti una produzione di tipo artigianale basata sulla continua cura dei vigneti, sulla nostra esperienza e sulla nostra sensibilità. Il legame con la natura è molto forte, così come la componente umana.
E’ un compito veramente difficile, sia durante il giorno, quando ci troviamo tra i filari o in cantina, che la notte, quando a volte non riusciamo a dormire pensando a cosa succederà, quale sarà l’andamento meteo o se abbiamo fatto le scelte giuste…… In campagna è un continuo osservare e porsi domande, anche se tantissime cose, alla fine, non dipendono da noi.
La nostra è un’azienda particolare, una singolarità, perchè conduciamo in questo modo 100 ettari di vigneti, una superficie estesa, che però va considerata come la somma di tante piccole parcelle, ognuna delle quali viene coltivata come se fosse un giardino, curando ogni minimo dettaglio.
E’ chiaro che un tipo di lavoro che non prevede protocolli o meccanizzazioni, ma che si basa principalmente sull’impiego costante di risorse umane comporta costi maggiori rispetto a sistemi che vanno verso logiche di tipo industriale.
Sul mercato i vini avranno prezzi leggermente più alti, ma bisogna pensare che dietro “l’euro in più speso” in realtà c’è un grande valore aggiunto in termini di autenticità, salubrità e, a nostro parere, anche qualità e piacevolezza del vino.
Riteniamo che lavorare senza forzature, comprendendo la fisiologia della pianta e rispettando al massimo l’integrità delle uve, permette di ottenere una naturalezza espressiva fatta di profumi e sapori che meglio interagiscono con i nostri sensi e si abbinano in maniera perfetta ai vari piatti.
Nei prossimi giorni vi porteremo in giro tra i vigneti e l’azienda, raccontandovi e mostrandovi le tappe fondamentali che ci condurranno alla vendemmia.