Il trattore mi ha aiutato

Vigneto biologico di Sicilia

Magari non tutti si sono trovati a dover guidare un trattore per cui inizio con una premessa: lui cammina, non curandosi, spesso, di cosa ha avanti a se; lui va .

Salita, discesa o pianura cambia relativamente perché sa che dovrà affrontarli prima o dopo.
Sa anche che dovrà tirare e gestire attrezzi diversi che gli verranno montati dietro ma questo poco cambia perché è nato per questo.

E’ nato anche per portarsi dietro colui che lo condurrà, che imparerà ad ascoltarlo e con il quale si creerà un’intesa.

Un amico che lo ascolterà nei momenti di difficoltà ma che non gli farà mancare la sua attenzione.
Condurre un trattore è un privilegio perché girando la testa indietro, vedrai quello che è in grado di fare, vedrai la terra cambiare quasi come se se lo aspettasse .

Vedrai come cambia il colore della terra lavorata, vedrai le erbe scomparire sotto quella terra che voleva tornare alla luce dopo un inverno freddo ed umido. La terra sulla quale cresceranno le piante che aspettavano il rumore del trattore .
Guidi ma sei assente; la tua mente è poi assorbita da quell’attenzione che devi rivolgere al trattore e alla terra e saresti disposto a fare lo stesso percorso tante volte finché il risultato non diventa quello atteso.
Ha il privilegio di assorbire la tua attenzione, un po’ come una meditazione rumorosa ma pur sempre meditazione. Sei li e devi concentrarti, staccare dagli altri pensieri.
Ci vuole occhio per guidare un trattore, devi passare vicino alle piante, stando attendo a sfiorarle  da un lato e dall’altro senza mai toccarle, valutando bene le diverse pendenze.
La mattina gli devi dedicare la giusta attenzione, lo ingrassi, pulisci il filtro dell’aria, controlli i livelli e poi ingrani la marcia. Vai ed andresti ovunque su quel trattore.
Per concludere in modo non banale potrei definire un inverno o una primavera sul trattore una terapia da consigliare a chi non può fare a meno del Wi-Fi perché entri in un videogioco, distaccato dal resto, dove i protagonisti siete voi due .