Argomento molto diffuso ancora oggi riguarda la produzione di vini naturali. Tutti vogliono essere, in etichetta, produttori di vino biologico .
Grande attenzione viene rivolta alle etichette, rendendo così il vestito della bottiglia il primo passo del marketing.
Non si parla, come si dovrebbe, di contenuti e di digeribilità , carattere, bevibilità e del come ci sente il giorno dopo una buona bevuta.
Partirei da questo come dato importante. Iniziamo con tre domande:
Cosa bevi ?
Quando bevi?
Come bevi?
Cosa bevo lo posso decidere in base al cibo, allo stato d’animo o alla compagnia.
Se bevi lasciandoti guidare dagli ingredienti che cucinerai, dopo avere scelto la bottiglia preparerai un piatto che esalterà entrambi. Sceglierai un bianco, se nel piatto servirà freschezza e acidità, o un rosso speziato per esaltare le caratteristiche del piatto a base di carne.
Quando bevi dipende dal momento della giornata e dal periodo in cui si svolgerà questa giornata. Settimana lavorativa, fine settimana, una settimana di vacanza, alle 12.00 o dalle 18 in poi . Le variabili sono tante per cui bevi quando il momento sarà ideale per il vino che hai aperto .
Non esiste un vino per le ricorrenze perchè la ricorrenza la decidi tu, come le persone che berranno con te.
Come bevi lo possiamo riassumere in quale bicchiere berrai, con che ritmi o se berrai perché quel bicchiere ti ricorda qualcosa . La forma del bicchiere non è da sottovalutare perché può esaltare o deprimere il vino che verserai.
Il ritmo del sorso è importante perché, in quel ritmo, ci sono tutte le battute delle ore precedenti . Gionata piacevole berrò più lentamente e giornata frenetica berrò vini con più carattere e più nervosi .
Bevi perché lo avresti voluto bere tanto tempo prima ma non c’era stata l’occasione, bevi perché lo avevi bevuto con le persone sbagliate o bevi perché, quel bicchiere, lo vuoi bere da solo .
Una cosa accomuna le tre domande ed è : cosa mi ricordo il giorno dopo?
Alla base c’è che devo avere bevuto bene, ovvero sano e consapevole.
Sembra scontato ma non lo è perché spesso non lo consideri nel momento in cui bevi .
Sano e consapevole : sano vuol dire vini che sappiano di uva, con carattere, vini fatti con le mani, con poca solforosa e fatti secondo la filosofia che hai letto e approfondito, perché ti accompagnerà il giorno dopo. Consapevole perché sbagliare tempi, modi e compagnia può condizionare il vino che berrai .
Naturale, per noi, vuol dire tutto questo e, soprattutto, porsi nei panni di chi berrà quello che abbiamo prodotto perché produrre consapevole vuol dire lasciare un ricordo.