Vi porto e Vi accompagno a teatro per una piece teatrale scritta nel tempo, anzi forse senza tempo, perché credo che valga da sempre.
I figli, le famiglie obbligati a fare, a trascorrere la vita, così come è stata scritta da altri.
La storia insegna che notizie e testimonianza trasmesse da una generazione ad un’altra abbiano segnato la vita delle persone, alcune felici e altre meno.
L’attore entra in scena e porta con se il fardello di una vita scelta da altri.
Il vero nocciolo della questione è: perché, la sua vita, dovrebbe essere condizionata da altri?
Torniamo per un attimo alla mia esperienza perché, penso, che possa aiutare a trovare una soluzione a quello che da sempre è stato uno dei grandi problemi generazionali.
Quanto è importante mantenere uno status quo senza provare ad incidere questo status quo nel quale sei?
Lo riconduco alla mia attività, lo riconduco all’attività di tutte quelle famiglie che producono vino da tante generazioni e sono costrette a farlo per non deludere l’antenato deceduto magari più di cento anni fa.
Vivi con il peso e con la convinzione che tu non possa esimerti dal continuarlo.
Io mi ritengo fortunato perché non ho mai cercato di seguire la strada che mio padre aveva pensato per me ma piuttosto cercare di seguire il carattere di quella persona.
Mio padre produceva uva mentre io avevo il desiderio di fare qualcosa in più, produrre una bottiglia.
Ho avuto la possibilità di provare e di appassionarmi strada facendo.
Per mia figlia Enrica non ho mai pensato ad una vita con la forbice in mano per potare una vigna, quella è sempre stata una mia realizzazione.
Le auguro una sua vita indipendente in quello che crede.
Anche lei ama la terra ma, come me anni fa, vuole qualcosa in più, che in questo caso non sarà il salto da uva prodotta a bottiglia, ma sarà ancora un salto in avanti.
L’attore sul palco dovrà immedesimarsi in una generazione felice e poi, una attimo dopo, in una generazione costretta.
Scelta difficile ma, in realtà, la soluzione è dietro l’angolo, se si ha la possibilità.
Complicità nel seguire il proprio istinto perché se ti trovi nelle scarpe di un altro, in salita, farai sempre fatica.
Vivere nella memoria ha un suo perché ma vivere proiettato in avanti aiuta di più.