Era il 2006, un Vinexpo a Bordeaux ed un giornalista Australiano venne a trovarmi allo stand per assaggiare i vini.
Una volta arrivato al Sole dei Padri, alzata la testa mi chiede , sapendo già la risposta, se potevo seguirlo per andare ad assaggiare i Syrah di un noto produttore francese, molto noto.
La decisione fu svelta, un piccolo cartello sul tavolo con su scritto “Torno subito” e lo seguo contento.
Il giornalista conosceva già il produttore ed io solo di nome ma tra produttori, dopo un attimo e dopo avere superato il problema che un Syrah in Sicilia non sapeva se valesse la pena assaggiarlo, incominciammo dopo il primo sorso a capirlo.
La prima cosa che mi disse fu “le piante che producono il mio vino hanno 100 anni“.
Notai il sorriso ma mi dissi che era una grande opportunità vedere dove eravamo con il nostro considerando che le nostre piante avevano 15 anni.
È risaputo che hanno una qualità migliore i vini prodotti da viti di 40-50 anni rispetto a piante di 7-8 anni, soprattutto in vitigni a bacca rossa, in virtù del maggior equilibrio e quindi quello era l’obiettivo .
Nel video, spero si capisca come tenere una pianta giovane farà sì che questa produrrà per molto più tempo, sempre che tieni sempre a mente che esiste la parola sostenibilità soprattutto per le piante e quindi con la giusta quantità di uva .
Potare sul legno giovane farà sì che la linfa che scorre nel fusto troverà una via maestra per arrivare alle gemme ed anche noi avremo piante che dureranno 100 anni .
Francesco Spadafora