Nella storia sono sempre esistiti i proprietari terrieri con grandi latifondi destinati a produrre a seconda delle latitudini e longitudini.
Non era ancora iniziata la rivoluzione industriale e le famiglie facoltose erano quelle che possedevano la terra, biglietto da visita per avere un ruolo nella società.
A quei tempi i proprietari terrieri non vivevano in campagna ma con i soldi dei raccolti preferivano vivere in città e affidandosi così agli amministratori che gestivano il quotidiano.
Oggi, nel 2020, era della digitalizzazione industriale, la terra ritorna ad essere protagonista, non esclusivamente per la trasformazione dei raccolti in beni di consumo, ma anche per la commercializzare stessa dei tanto amati prodotti, raccolti dalla madre terra e trasformati da mani sapienti.
Nel nostro caso, come si può apprendere dalla nostra storia, il fascino della vigna è stato irresistibile e soprattutto si è tramandato da generazione in generazione, riportando agli antichi sapori della terra anche la nostra Enrica, figlia di Francesco, che a soli 24 anni, partecipa alla produzione del nostro vino in regime biologico.
Mesi fa avevamo scritto sul vantaggio di avere terreni, in un unico luogo, con altezze ed esposizioni diverse, sottolineandone l’importanza per avere un prodotto con caratteristiche uniche.
Una volta si ci trasferiva dalle campagne alle città, centri di vita dove si svolgono la maggior parte delle attività lavorative, oggi invece, al contrario, ci si sposta dalle città alle campagne.
Come nel celebre film, possiamo affermare che il ritorno alla natura non può che essere che un “ritorno al futuro”.
Concetti ormai persi da tempo riaffiorano con forza.
La sostenibilità, da speranza futura, oggi pian piano diventa attualità.
L’agricoltura del nuovo millennio e la produzione di vino biologico in regime di sostenibilità possono decisamente portare un’importante aria di innovazione.
D’altronde se questo processo non avesse preso il via, la continua perdita del rispetto per la natura e un eccessivo sfruttamento di questa, ci avrebbe portato inesorabilmente alla perdita delle risorse naturali.
Una volta si ci affidava agli amministratori, si delegava maggiormente,oggi invece c’è un ritorno alla gestione personale delle terre, indifferentemente dagli ettari.
Una volta si abusava del denaro guadagnato grazie alla terra, oggi si pensa a rinvestirlo per questa.
Da qui la convinzione che la materia prima viene rivalutata ed averla diventa nuovamente una grande opportunità.
Per alcuni era diventato un ingombro gestire la campagna, la propria terra; oggi, chi ha avuto la forza di mantenere le vecchie proprietà, riuscirà ad affrontare una situazione nuova ed imprevedibile tornando alle campagne proprio come si faceva anni fa.
Questo ritorno avverà indubbiamente con una nuova consapevolezza, ovvero quella di adottare in agricoltura, e nel mondo del vino, soprattutto vino biologico o vino naturale, quei virtuosismi, come innovazioni e ricerche agronomiche, al fine di migliore la qualità del prodotto sempre nel rispetto dell’ambiente.
Per noi della cantina vinicola Dei Principi di Spadafora, produttori di vino biologico in Sicilia, l’agricoltura moderna significa, pensare non solo alla nostra azienda, ma soprattutto alla produzione di un vino che possa rispettare il consumatore e la terra.
La nostra è una storia di rinascita, coraggio e ritorno alla terra.
Dei Principi di Spadafora
Se dopo questo articolo, ti si dovesse presentare il desiderio di assaggiare uno dei nostri vini biologici, non ti resta che entrare sul nostro shop online e ordinare subito la tua bottiglia di vino biologico Dei Principi di Spadafora.