Occhio al consumatore
Esistono due diverse
macro categorie, ma mai fare notare al consumatore di vino la differenza,
perché ognuno si sente
appartenente all’altra.
Colui che sa e colui
che si affida. Colui che sa, qualche volta sa perché sa e qualche volta sa
perché glielo hanno detto. Sa che girando il bicchiere si formano gli archetti
e gli hanno detto che più archetti vede nel bicchiere più il vino sarà buono.
Chi si affida invece ha imparato che troppi archetti prevedono tanta glicerina
in più quindi un vino più alcolico e lui ne avrebbe bevuto volentieri uno con
meno alcol.
Chi sa riconosce un vino da uva nota perché, nonostante le zone diverse Occhio
al consumatore di produzione, sa che il
gusto del Cabernet è diverso da un Nero d’Avola.
Chi si affida ha imparato invece che quando si parla di vino, figlio di uve
diverse, non deve intromettersi nella discussione ma, al limite, avvicinarsi
all’orecchio del vicino e sommessamente dire “mi piace o non mi piace”.
Chi sa deve sempre sperare di non incontrare qualcuno che ne sa più di lui,
perché altrimenti cambia categoria.
Chi si affida sa che difficilmente troverà qualcuno che gli dirà di sentire il
mughetto dentro un bicchiere, perché alla “m” di mughetto il bicchiere sarà già
vuoto.
Una cosa però unisce le due macro categorie: le sensazioni il giorno dopo
quella gran bevuta!!
Pietro Giuseppe Maria