ASCOLTATO, LETTO E RILETTO

ASCOLTATO, LETTO E RILETTO
Diffidate della perfezione dei frutti in agricoltura perché
sarà la natura a dirci come saranno e non i prodotti
usati per mantenerli belli.
Pomodori che, in inverno, potresti esporre al Louvre,
peperoni che sarebbero l’invidia di De Chirico, mantenuti perfetti, da tutto quello che ci dicono faccia male
alla nostra salute e contribuisce all’inquinamento globale.
E su questo tutti d’accordo.
La vera preoccupazione è che si sta diffondendo l’idea
che anche tutto quello targato Bio debba essere perfetto alla vista ed al gusto. Ma su questo non si può essere d’accordo.
La colpa è forse di chi produce in maniera eticamente
corretta, salvaguardando la terra ed i prodotti perché
non comunica spesso le vere difficoltà che si hanno
nel mantenere, come nel nostro caso, un uva in buono
stato per tutta la stagione prima della vendemmia.
Si evita di parlarne perché si ha paura che il mercato
ti volti le spalle, ma non è così e bisogna avere la voglia
di raccontare le vere situazioni.
Le famose piogge a macchia di leopardo, per cui piove
dal mio vicino ma da me no, oppure i danni procurati
da funghi sulle foglie o sui frutti che hanno danneggiato
non solo chi non c’era, ma anche chi vive in vigna.
Abbiamo prodotto i nuovi vini, purtroppo solo alcuni,
perché figli di una vendemmia molto complicata; li abbiamo
prodotti con il massimo dell’attenzione, preparando i nostri piéd de cuvé dopo una selezione attenta delle
uve, per fare partire le fermentazioni nel modo migliore;
abbiamo adeguato le temperature in fermentazione
secondo le esigenze del mosto ed ora lo stiamo seguendo
per poi metterlo in bottiglia, così da esprimere al meglio
cosa noi intendiamo per vino.
Non facciamo alcuna differenza tra le bottiglie che costeranno un po’ meno, le cui piante di rifermento hanno prodotto più uva e le
bottiglie più importanti che per altro quest’anno non saranno pro-
dotte. Le bottiglie portano in giro il nostro nome e ci rappresentano.
Buona bevuta e Buon 2019!

Pietro Giuseppe Maria