Coltivare la terra, vivere di terra è nel nostro DNA, nella storia, nelle
battaglie, nelle rivendicazioni, nelle gioie, nelle speranze ed in qualche delusione.
L’ Agricoltore tipico guarda il cielo, vive la giornata aspettando la prossima, programma
sapendo che non tutto dipenderà da lui e se qualcosa non va bene pensa al domani.
Si lamenta, perché è tipico, ma ha nell’ottimismo la forza dell’attesa. Aspetta i frutti del suo lavoro, li desidera ma sa che potrà parlarne solo quando questi arriveranno a casa.
Poi, qualche volta, ha la fortuna di trasformare i frutti che la terra gli concede
ed allora è grato perché con il frutto potrà raccontare il suo passato e il suo futuro.
Agricoltori si nasce e difficilmente si diventa. Agricoltori spesso è una scelta
e quando non lo è, a volte diventa sofferenza. Io sono felice di essere agricoltore.
Pietro Giuseppe Maria